Contributi: la caccia ai furbetti è iniziata
Contributi: la caccia ai furbetti è iniziata
L’Agenzia delle Entrate ha inziato a dare la caccia ai c.d. “furbetti del contributo a fondo perduto”. Chi ha approfittato nel chiedere e ricevere contributi non spettanti si troverà sia a dover restituire il ristoro e sia le sanzioni. Queste saranno applicate nella misura che va dal 100 al 200% di tale ammontare.
Con la risoluzione 45/E del 07 luglio scorso, l’Agenzia delle Entrate inizia l’attività di recupero dei contributi fondo perduto non spettanti attraverso l’istituzione dei codici tributo per il versamento degli importi dovuti a seguito dell’adozione dei relativi atti di riscossione. La norma di riferimento per tale attività, indicata anche nel documento, è l’articolo 25 comma 12 del dl 34/2020, ossia il Decreto Rilancio. Esso dispone che “qualora il contributo sia in tutto o in parte non spettante, anche a seguito del mancato superamento della verifica antimafia, l’Agenzia delle Entrate recupera il contributo non spettante, irrogando le sanzioni in misura corrispondente a quelle previste dall’articolo 13, comma 5, dlgs 471/97, e applicando gli interessi dovuti ai sensi dell’articolo 20 del dpr 602/73”.
Questa disposizione, come chiaramente indicato dall’Agenzia nel documento in commento, risulta applicabile non solo al contributo ex articolo 25 del dl rilancio ma anche a tutte le altre tipologie di ristoro successivamente introdotte per il protrarsi del periodo emergenziale. La sanzione applicata va dal 100 al 200% del contributo incassato non spettante e non è prevista la possibilità di avvalersi della definizione agevolata. Però, se ci si accorgesse di un’eventuale errore e di aver incamerato un contributo a fondo perduto totalmente o parzialmente non spettante, conviene ravvedersi prima dell’intervento dell’agenzia delle entrate. L’indebita percezione è infatti regolarizzabile restituendo spontaneamente l’ammontare impropriamente incassato ed i relativi interessi, con le modalità cui all’articolo 17 del dlgs 9 luglio 1997, n. 241 e versando le correlate sanzioni mediante applicazione delle riduzioni mediante il c.d. “ravvedimento operoso”.
Giuliano Vendrame
Si Systems Trieste
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Tags: contributi