La pericolosa arroganza di un Paese i cui governanti fingono di non ricordare
La pericolosa arroganza di un Paese i cui governanti fingono di non ricordare
(Storie di economie distrutte, di guerra e di covid-19 – o coronavirus che dir si voglia)
Ma la natura dell’essere umano non cambia mai? Questa domanda che mi sono posto in diverse occasioni mi è tornata prepotentemente alla mente in questi giorni. Le lezioni che la storia insegna non vengono sempre comprese o applicate. Leggo quello che dicono dei personaggi politici molto influenti, Angela Merkel, Ursula von der Leyen (guarda caso tutte e due tedesche) e la mente ritorna un passo alla volta indietro. Mi torna alla mente il 1990 (la caduta del muro di Berlino e la riunificazione della Germania) ed il cancelliere Khol. Spiego il perché.
Facciamo un piccolo passo indietro nella storia. Nel 1953 a Londra venne firmato un accordo che non solo riduceva al 50% il debito che la Germania avrebbe dovuto pagare (dilazionato a lunghissimo termine, venne estinto con il saldo nel 2010!) per i danni causati nella II guerra mondiale, ma affermava che il restante 50% sarebbe stato pagato solo dopo che la Germania si fosse riunita. Allora era una ipotesi che non era ritenuta molto credibile.
Ritorniamo nel 1990, la riunificazione. Khol non volle rinegoziare il debito residuo. L’Europa acconsentì, evitando così alla Germania un default (sarebbe stato il terzo della loro storia, gli altri due furono al termine della I e della II guerra mondiale). È bene ricordare che anche l’Italia e la Grecia acconsentirono. Qualcuno si ricorderà del trattamento che venne riservato pochi anni fa alla Grecia. Ora, i tedeschi, vorrebbero riservarlo a noi lo stesso trattamento.
Non c’è da firmare nessun accordo, non dobbiamo firmare il MES. È come mettersi da soli il cappio al collo. Andate a leggere il regolamento di sottoscrizione. Chi oggi lo dovesse firmare senza alcun obbligo, vincolo, pena, deve sapere che le condizioni possono essere modificate unilateralmente, in qualsiasi momento (ovviamente non dal Paese sottoscrittore, quello che piangendo ed in ginocchio sta firmando il prestito dallo strozzino, illudendosi che potrà facilmente ripagarlo e tornare libero).
C’è solo una variante tra la situazione greca e quella italiana, la causa. Si chiama COVID-19.
Fate caso ad una affermazione che, tra le tante “particolari”, mi desta qualche sospetto. I Paesi UE che vorrebbero farci firmare il MES, hanno chiesto un paio di settimane di tempo per riflettere sulla situazione. Mi sono chiesto perché 2 settimane (quando anche Draghi, mentre giustamente esprimeva il suo parere sulle azioni da intraprendere, ha detto che ogni esitazione si pagherà cara)? Sembra lo stesso tempo di incubazione del coronavirus. Cari governanti europei, ipocriti rigoristi di finta moralità, non sarà che volete attendere per vedere se e quanti danni avrete voi a causa del COVID-19? Non è che alla luce della situazione futura vorrete decidere se farci morire da soli o se volete fare i magnanimi e concedere a noi (e di conseguenza anche a voi) dei provvedimenti favorevoli, utili alla nostra (e vostra) salvezza?
Cari eredi di coloro che hanno contratto un debito e mai interamente ripagato, ripassate la storia e smettetela di fingere di agire per l’Europa, quando in realtà fate solo ciò che è più opportuno per voi.
Qui ci sono dei link utili a sostenere le mie affermazioni storiche, non c’è nulla di inventato. È tutto scritto nei libri di storia, raccontato con più dovizia di particolari.
https://notizie.tiscali.it/economia/articoli/Germania-dimenticato-Europa-debito-guerra/
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Tags: coronavirus, covid 19, europa, Governo italiano