
Criptovalute, transazioni tracciate dal 2025
Criptovalute, transazioni tracciate dal 2025
Le critpovalute diventano tracciabili dal 2025. I trasferimenti di criptovalute, come qualsiasi altra operazione finanziaria, diventeranno tracciati e le transazioni sospette bloccate. È quanto prevede il regolamento sulla cosiddetta “travel rule” approvato pochi giorni fa dal parlamento europeo. La regola prevede che le informazioni sulla fonte degli asset e del beneficiario “viaggino” con la transazione e siano conservate da entrambi i lati per tutte le operazioni superiori a mille euro.
Il documento-protagonista appena approvato è il regolamento MiCa (Markets-in-Crypto-Assets Regulation). Dopo quasi tre anni di lavori, la plenaria del parlamento europeo ha approvato il nuovo quadro normativo dell’Ue in materia di criptovalute con 517 voti a favore, 38 contrari e 18 astenuti. È la prima volta che uno stato (o meglio, un insieme di stati) disciplina in maniera dettagliata il mercato delle criptovalute. Sembra (o almeno una linea di pensiero si esprime così) che tra gli operatori del settore ci sia già l’interesse a spostare gli investimenti in Europa, attratti dalla certezza del diritto fornita da un tale insieme di regole.
Secondo me bisogna vedere se la pensano così tutti, oppure se c’è qualcuno che, per qualsiasi altro motivo lecito, avrebbe gradito mantenere un certo livello di anonimato, ad esempio in caso di divorzio, ecc.). Ora manca solo l’ultimo passaggio di adozione formale delle regole da parte del Consiglio Ue (con cui il parlamento ha già concluso il negoziato), seguito dalla pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale entro i successivi 20 giorni. Il regolamento entrerà in vigore a giugno 2023 per gli emittenti di stablecoin e nel dicembre 2024 per tutti gli altri operatori di servizi criptovalutari.
Una volta attuato, il MiCA richiederà a qualsiasi fornitore di servizi in criptovalute nell’Ue di registrarsi in uno degli stati membri dell’Unione (chissà in quale…?). A seguito della registrazione, gli operatori avranno il vantaggio di operare liberamente in tutti i 27 stati membri. L’Autorità Bancaria Europea (Eba) e l’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati (Esma) avranno il compito di assicurare il rispetto del MiCA, tra cui un’adeguata gestione del rischio e dei processi di governance, anche (dicono, sempre quelli di prima, quelli della linea di pensiero) per evitare un altro crollo in stile FTX.
I prestiti crittografici, la finanza decentralizzata e i token non fungibili (Nft) sono al di fuori dell’ambito di applicazione del MiCA, il che ha portato alcuni esponenti di rilievo, tra cui la stessa presidente della Bce Christine Lagarde, a chiedere nell’immediato l’avvio del processo legislativo per un MiCA 2.
Giuliano Vendrame
16/05/2023
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Tags: bitcoin, criptovalute