Criptovalute sotto lo sguardo della Guardia di Finanza
Criptovalute sotto lo sguardo della Guardia di Finanza
Una particolare attenzione viene rivolta dalla GdF a eventuali fenomeni elusivi, anche a rischio riciclaggio, sempre nell’ambito delle criptovalute. Le esperienze investigative maturate in materia di riciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo consentono sia di segnalare il sempre più frequente utilizzo delle criptovalute e di sistemi finanziari alternativi e sia la necessità di alimentare un più stretto dialogo con gli omologhi organi esteri. In questa direzione è stata data una forte spinta sia dalla operazione di voluntary disclosure sulle cripto attività varata con la legge di bilancio per l’anno 2023, che sembrerebbe aver avuto molto meno successo del previsto e sia dalla definizione della disciplina fiscale da parte della circolare n° 30/2023 dell’AE. Negli ultimi mesi sono aumentate le segnalazioni di singole operazioni Gdf su sequestri di criptovalute legate soprattutto a truffe finanziarie. È stato segnalato anche un caso di evasione fiscale e digital art. Il 12 giugno a Torino si è conclusa una operazione relativa all’omessa dichiarazione ai fini fiscali di considerevoli compensi percepiti dall’artista a seguito della creazione e vendita di NFT (non fungible token), termine con il quale si definiscono, appunto, i certificati digitali attestanti l’originalità ed il possesso di un particolare contenuto elettronico e che sono assimilabili, da un punto di vista fiscale, a vere e proprie opere d’arte. Partendo dalla segnalazione, è stato analiticamente riscontrato come, a fronte delle numerose cessioni di opere d’arte digitali (NFT) avvenute su portali online dedicati, rilevate sulla blockchain, l’artista, per gli anni d’imposta 2021 e 2022, abbia sistematicamente omesso di dichiarare i compensi percepiti in cripto valuta pari a circa 3,3 milioni di euro, costituenti reddito da lavoro autonomo, determinando un’evasione fiscale penalmente rilevante. Sono stati sequestrati criptovalute per un controvalore complessivo pari al profitto oggetto d’ablazione di più di 800 mila euro.
Giuliano Vendrame
17/06/2024
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Tags: bitcoin, criptovalute, evasione fiscale, fisco, guardia di finanza, tasse