Riforma IRPEF, nuovo modello 730 e l’Assegno Unico Universale
Riforma IRPEF, nuovo modello 730 e l’Assegno Unico Universale
Il nuovo modello 730 si confronta con la riforma dell’Irpef. Non semplice la gestioni delle detrazioni per familiari a carico a causa dell’introduzione dell’assegno unico (AUU) e da monitorare l’impatto sulle imposte delle nuove aliquote e scaglioni Irpef e della rimodulazione delle detrazioni da lavoro e pensione. Oltre a tali aspetti resta complessa e rischiosa la gestione del ricalcolo degli acconti su base previsionale derivante sempre del passaggio da detrazioni ad AUU dal 1 marzo scorso e l’ingerenza quindi solo per una parte dell’anno fiscale 2022 degli sconti fiscali per familiari a carico.
Familiari a carico.
È bene ricordare che in conseguenza degli effetti prodotti dall’entrata in vigore dell’assegno unico, in ottemperanza a quanto indicato nel dlgs 230/2021, a partire dallo scorso 1 marzo, è stato modificato l’art. 12 del dpr 917/86, contenente la disciplina delle detrazioni per carichi di famiglia e cessano di avere efficacia le detrazioni fiscali per figli a carico minori di 21 anni, le maggiorazioni delle detrazioni per figli minori di tre anni e per figli con disabilità ed il bonus ad hoc per le famiglie numerose, poiché sostituite appunto dal citato nuovo strumento. Di tale novità risente in maniera rilevante il modello 730/2023 che presenta i codici e le modalità (con una nuova sezione apposita) per gestire nella parte relativa ai familiari a carico il numero di mesi per i quali risulta attiva la detrazione ed eventualmente quella di spettanza per i figli over 21 anni.
Le nuove aliquote e detrazioni Irpef.
Come indicato anche nelle istruzioni del modello 730 la dichiarazione va a recepire le novità introdotte dalla legge di bilancio 2022 (legge 234/2021) in materia di riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. La prima novità evidenziata è la modifica dei scaglioni di reddito, passati da 5 a 4 con la correlata rimodulazione delle aliquote Irpef. Rispetto al precedente impianto dell’imposta ora le 4 fasce di reddito sono tra 0 e 15 mila euro, tra 15 e 28 mila, tra 28 e 50 mila e oltre i 50 mila con aliquote rispettivamente nella misura del 23%, 25%, 35% e 43%.
Oltre alla struttura generale dell’imposta la legge di bilancio 2022 ha messo mano anche alle detrazioni da lavoro dipendente, assimilato e pensioni ed a quelle per prestazioni occasionali con effetto principale di incrementare l’indiretta no tax area generata da tali detrazioni “automatiche”. Per quelle da lavoro dipendente l’intervento principale è l’innalzamento a 15.000 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione pari a 1.880 euro.
Inoltre l’ammontare della detrazione spettante è stata aumentata di 65 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 euro e 35.000 euro. Per quelle da pensione la no tax area è stata portata 8.500 euro (detrazione massima di 1955 euro) oltre all’aumento della detrazione spettante di 50 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 e 29.000 euro. Mentre per gli altri redditi assimilati, tra cui le prestazioni occasionali, stato innalzato a 5.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione pari a 1.265 euro. Anche in questo caso la detrazione spettante è stata aumentata di 50 euro se il reddito complessivo è compreso però tra 11.001 e 17.000 euro.
Giuliano Vendrame
Si Systems Trieste
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Tags: ASSEGNO UNICO, fisco, irpef, MODELLO 730, riforme