Riforma fiscale (quella nuova): cominciamo a correggerla…
Riforma fiscale (quella nuova): cominciamo a correggerla…
Lavori di manutenzione sulla riforma fiscale. Abbiamo fatto in fretta per riuscire – in 7 mesi circa – ad approvare 10 decreti legislativi delegati, otto in via definitiva e due in prima lettura (di cui gli ultimi approvati appena lunedì 11 marzo 2024, cioè quello sulla Riscossione e quella sul Testo unico giochi), che è già in preparazione un nuovo provvedimento che corregge aspetti legati alle scadenze, al concordato preventivo, al contenzioso e allo statuto del contribuente.
Si sta lavorando anche su una misura ad hoc per risolvere la questione legata agli atti e al contraddittorio preventivo. Siamo ormai prossimi all’approvazione del Testo unico Dogane e del decreto legislativo sui tributi minori, oltre al raggruppamento in 9 Testi unici delle leggi esistenti per tributo.
Queste alcune delle novità che il viceministro all’economia Maurizio Leo ha annunciato, al convegno “La riforma fiscale – Attuazione e prospettive – I decreti attuativi approvati, gli obiettivi del 2024, i nuovi testi unici”, alla presenza del presidente del consiglio Giorgia Meloni, del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti e di tutto il mondo politico e tecnico fiscale-tributario.
Come accade nei gran premi di formula F1, pronti via… e subito ai box, per inserire alcune norme di correzione di quanto appena approvato: “Si sta lavorando ad un testo unico sulle Dogane per rivisitare il sistema. Faremo poi un decreto che riguarda i tributi che non hanno impatto sul gettito, e infine metteremo in consultazione tutto il resto della riforma che richiederà risorse”.
Il momento si prestava ache per presentare un progetto complementare alla macchina della riforma: i Testi unici delle imposte. Riguardano Imposte sui redditi, Iva, Imposta di registro e altri tributi indiretti, Tributi erariali minori, Adempimenti e accertamento, Sanzioni tributarie amministrative e penali, Giustizia tributaria, Versamenti e riscossione, Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori.
Argomenti delicati, ma di cui e su cui ancora nessuno si è espresso con idee e progetti concreti sono la riduzione dell’IRPEF (un criterio più equo ed equilibrato), il concordato preventivo biennale (per spingere più contribuenti ad aderire) ed il magazzino dei crediti non riscossi (ma si riusciranno a riscuotere almeno in parte?).
Giuliano Vendrame
21/03/2024
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Tags: riforma fiscale