Cartelle non riscosse: discarico dopo 5 anni
Cartelle non riscosse: discarico dopo 5 anni
Cartelle non riscosse automaticamente scaricate dal magazzino esattoriale dopo il 31 dicembre del quinto anno successivo quello di affidamento all’AdER.
Possibile anche il discarico anticipato dei carichi sia se il debitore è nullatenente, oppure in assenza di beni aggredibili dello stesso, sia in caso di fallimenti e liquidazioni giudiziali concluse.
Queste sono alcune delle novità relative alle procedure relative al nuovo meccanismo di discarico automatico dei ruoli contenute nel decreto legislativo di riforma in materia di riscossione, in ottemperanza a quanto previsto nella legge delega fiscale (legge 111/2023), approvato dal Consiglio dei ministri.
Le due nuove procedure che saranno applicabili unicamente alle quote consegnate al riscossore dal 1° gennaio 2025, non sono invece ammesse qualora al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento risulta sospesa la riscossione, pendono ancora procedure esecutive o concorsuali o risultano attivate, in regola o decadute dilazioni o sanatorie di sorta.
Fino alla prescrizione del diritto del credito, la cartella, una volta discaricata, torna nella mani dell’ente credito che può procedere in autonomia, o tramite soggetti privati, alla riscossione oppure può riaffidare per due anni il carico alla stessa AdER ma solo in presenza di nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali riferibili al debitore, individuati esclusivamente a seguito delle segnalazioni di cui agli artt. 28-ter e 48-bis del DPR n. 602 del 1973 (la verifica inadempimenti in caso di pagamenti da parte della PA) oppure dell’affidamento di nuovi carichi relativi allo stesso debitore. Nel caso di discarico anticipato “per nullatenenza” il carico può essere comunque riaffidato all’AdER se l’ente creditore nello svolgimento della sua attività, acquisisce nuovi, circostanziati e significativi elementi reddituali o patrimoniali riferibili al debitore ed in questo caso il quinquennio “di affidamento” riparte.
Il nuovo strumento di fatto non prevede l’eliminazione delle cartelle ma un doppio meccanismo di discarico dei carichi che vengono poi riassegnati agli enti creditori.
Il meccanismo di discarico si attiva automaticamente sulle quote non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento oppure anticipatamente qualora l’AdER, sulle quote interessate, abbia rilevato la chiusura del fallimento o della liquidazione giudiziale oppure l’assenza di beni del debitore suscettibili di poter essere aggrediti.
Qualora il carico discaricato dall’AdER torni nelle mani del creditore, lo stesso può, fino allo spirare del termine prescrizionale, tentare la riscossione in proprio del credito oppure affidare il recupero a soggetti privati individuati mediante procedura di gara ad evidenza pubblica.
L’ente creditore può invece riaffidare il carico all’Agenzia delle entrate- Riscossione per due anni in presenza di nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore, individuati a seguito delle segnalazioni di cui agli articoli 28-ter e 48-bis del dpr 602/1973, oppure dell’affidamento di nuovi carichi relativi allo stesso debitore.
Giuliano Vendrame
14/03/2024
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Tags: agenzia delle entrate riscossione, cartelle esattoriali, rottamazione cartelle, stralcio debiti