case green

Case Green… Tom Cruise ci fa un baffo!

case green

Case Green… Tom Cruise ci fa un baffo!

Case Green: il miglioramento dell’efficienza delle case è una “mission impossible”. E lo sanno benissimo gli autori del nuovo film, cioè i 2 parlamenti – europeo e italiano – che stanno finendo di scrivere appunto la sce(n)meggiatura dell’ultimo episodio che vogliono mandare in onda in Italia.

Quindi c’è da chiedersi: ma se lo sanno, perché vanno dritti per la loro strada? Ci sono due modi di cercare la risposta. Da ingenui buonisti e da non ingenui, non buonisti.

Se fossimo ingenui potremmo parlare di cose belle, nobili, come l’ambiente, l’ecosostenibilità o il risparmio energetico. Per poi subito ragionare sull’impossibilità materiale di adeguare in 7/10 anni più del 75% del patrimonio abitativo italiano. Potremmo dire che si tratta di uno sforzo troppo elevato sia per mancanza di manodopera adeguata, sia per mancanza di materiali ma anche per mancanza di fondi. Quello che il Superbonus ha provocato nel mondo dell’edilizia è stato un terremoto: aumento dei prezzi, materiali irreperibili, impossibilità di trovare un’impresa, un idraulico, un elettricista disponibile a fare i lavori, opere realizzate al di sotto di ogni standard minimo, a causa della fretta di chi eseguiva i lavori, ecc… Altro che creazione di posti di lavoro.

Nonostante questo, il numero delle asseverazioni rilasciate in tre anni è di oltre 370.000, per la maggior parte riferite a edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti. Quindi il totale delle unità immobiliari ristrutturate è inferiore alle 500.000. Qui si tratterebbe di ristrutturare fino a 20/25 milioni di unità immobiliari (cioè 9 milioni di edifici). Stiamo parlando di uno sforzo cinquanta volte superiore.

Forse le teste (e che teste!) pensanti che scrivono queste norme credono che le imprese edilizie, la disponibilità di tecnici, materiali, maestranze, macchinari si possa moltiplicare con la stessa facilità con la quale si scrive una direttiva o un regolamento, ma non è così (e lo sanno anche loro). In Italia, in particolare, decine di migliaia di imprese rischiano di fallire per la pessima gestione legislativa delle norme sul 110%, ma secondo le stesse teste tra un paio d’anni – quando sarà recepita la direttiva – la capacità produttiva dovrebbe magicamente moltiplicarsi per decine di volte.

Per non parlare delle risorse economiche che dovrebbero essere disponibili. Denari dei proprietari degli immobili ma anche dello Stato, nel caso in cui volesse darci un aiuto economico – ricordi il Superbonus e l’entusiasmo con cui partì? Hai osservato quante limitazioni sono state poi introdotte? Ma sinceramente da dove pensi che lo Stato andrebbe a prendere quei soldi? Da dove li toglierebbe? O meglio, a chi?

Però, se non fossimo “buonisti, potremmo anche di ragionare in un altro modo, senza dubbio molto più reale. Tornando alla domanda: ma se lo sanno, perché vanno dritti per la loro strada? Se lo sanno e vanno avanti è perché ci vogliono impoverire, prima dando fondo ai nostri risparmi e poi sottraendoci anche gli immobili. Poveri e felici, non lo hai già sentito?

Attenzione che si nasconde quindi un prelievo patrimoniale. Una tassa e nemmeno troppo occulta. Nonostante ci sia chi voglia farti credere che non è così e prova a cercare argomenti per convincerti. Non credo ci voglia un fine economista per capirlo. Provo a fare un ragionamento semplice.

Io posseggo un immobile e vengo “obbligato” a fare dei lavori (tralascio l’utilità e l’efficacia di ciò che mi viene imposto in rapporto al motivo per cui mi viene imposto). Sono quindi costretto a fare dei lavori che saranno un costo, una spesa. Dovrò quindi dare fondo ai miei risparmi, se li ho.

Se non li ho dovrò indebitarmi con le banche, se mi concederanno un prestito. Se non li ho e se non me li concedono le banche, si spera che lo Stato preveda delle agevolazioni, degli aiuti (stile Superbonus…).

A questo punto la banca (ma lo sta facendo anche l’Agenzia delle Entrate con il Superbonus) iscriverà un’ipoteca sull’immobile per tutelarsi nel caso io non riesca a restituire il prestito. L’ipoteca garantirà anche lo Stato (vedi Agenzia Entrate) nel caso a distanza di qualche tempo ci sia un cavillo che a posteriori mi escluda dalla possibilità di godere del beneficio che in realtà mi era stato concesso.

E se non riuscissi a restituire il prestito, perderei la proprietà dell’immobile.

Quindi, riassumendo: se ho i denari li devo utilizzare perché lo Stato mi impone dei lavori. Se non li ho li devo chiedere in prestito e poi restituirli. Questa non è una imposta patrimoniale? Si chiama imposta proprio perché è imposta (obbligata), participio passato del verbo imporre. Se poi non riesco a restituire il prestito corro il rischio anche di perdere l’immobile. A questo punto altro che patrimoniale, si tratta di confisca. Ti sembra che stia esagerando? Dimmi tu come si chiama una manovra del genere.

E non provare a dirmi che la patrimoniale è un’imposta sul patrimonio (per esempio gli immobili) posta a carico dei proprietari, che va a beneficio dell’erario. Mentre in questo caso l’adeguamento energetico andrebbe a beneficiare gli stessi proprietari, che godrebbero di una casa con minor dispersione termica, con conseguente incremento di valore della stessa, oltre che dell’ambiente.

Si può essere d’accordo con il discorso della minor dispersione termica ecc. Ma se mi viene imposto di fare una cosa, non mi viene data scelta. Se DEVO fare qualcosa che avrei potuto spostare nel tempo, questa è una imposizione…

Secondo il relatore della direttiva, l’irlandese Ciar(lat)án Cuffe, il provvedimento sarà indispensabile per la creazione di posti di lavoro (di nuovo la stessa panzana sentita per il 110%?!), riduzione dei costi energetici e contrasto alla povertà energetica. “L’attuale situazione con le bollette energetiche elevate non può continuare: nel 2019 c’erano 31 milioni di europei, ovvero il 7% della popolazione dell’Ue, che non sono stati in grado di mantenere adeguatamente la propria casa calda”. Ma le bollette sono care perché la borsa in Olanda lo ha deciso, grazie a qualcuno che lo ha voluto fare invece che continuare a mantenere le stesso prezzo. Infatti, non c’erano condizioni che ne giustificassero l’aumento.

Serve comunque più tempo e flessibilità, ha commentato Patrizia Toia (Pd), vicepresidente della commissione Itre. “Sì al cambiamento ma con più tempo e flessibilità per gli Stati membri”, ha indicato Toia.

Molto più netta la posizione di Isabella Tovaglieri (Lega), relatrice di minoranza della direttiva Lega che ha definito il provvedimento come “devastante”. La direttiva è caratterizzata “da obblighi impraticabili e da tempistiche fuori dalla realtà, che non favoriscono la transizione ecologica e al tempo stesso colpiscono imprese e proprietari, svalutando il patrimonio immobiliare italiano ed europeo. Se non interverranno modifiche al testo, la stragrande maggioranza degli immobili italiani perderà valore, determinando un impoverimento delle famiglie, per le quali spesso la casa è l’unico patrimonio o fonte di reddito, frutto del lavoro e dei sacrifici di una vita”.

Confedilizia, l’associazione italiana per la proprietà edilizia, fin dalla presentazione di proposta di direttiva aveva lanciato l’allarme contro le svalutazioni degli immobili. «Il governo Meloni, però, può ancora intervenire», ha sottolineato Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, «per scongiurare gli effetti disastrosi che l’approvazione definitiva di questo provvedimento avrebbe per l’Italia».

L’Ance anche da parte sua aveva avvisato sugli obiettivi irraggiungibili in Italia: le stime prevedono un tempo di 630 anni (630, non 63…) necessari a raggiungere solo “il primo step”, mentre addirittura 3.800 per il secondo.

Secondo le stime Enea, 11 milioni di abitazioni, cioè il 74%, sarebbero in classe energetica inferiore alla D.

Tenuto conto dei lavori fatti sotto la spinta del Superbonus, potenzialmente in Italia si potrebbero riqualificare 290.000 unità abitative l’anno: “Un target un po’ distante se restano immutati i tempi della direttiva”, ha detto Gilberto Dialuce, presidente di Enea.

Giuliano Vendrame
Si Systems Trieste

PER CONTATTI compilate l’apposito form
Seguici su Facebook

 

Tags: , ,

richiedi informazioni

Compila il form sottostante ed un nostro incaricato ti ricontatterà nel minor tempo possibile

    Dichiaro di aver preso visione alla informativa sulla Privacy e acconsento al Trattamento dei Dati - Leggi INFORMATIVA PRIVACY

    le ultime news

    Sanzioni Iran. Da chi e perché?

    Sanzioni Iran. Da chi e perché?

    La UE è pronta a imporre nuove sanzioni all'Iran dopo l'attacco del Paese contro Israele...

    Leggi di più

    Draghi presidente della Commissione Ue? 

    Draghi presidente della Commissione Ue? 

    La Meloni dice di essere contenta che si parli di un italiano...

    Leggi di più

    Superbonus, basta a future agevolazioni a carico dello Stato

    Superbonus, basta a future agevolazioni a carico dello Stato

    il Superbonus, il bonus facciate e Transizione 4.0 hanno inciso marcatamente sui conti pubblici...

    Leggi di più

    IMU sugli immobili occupati

    IMU sugli immobili occupati

    Gli immobili occupati abusivamente sono esonerati dal pagamento dell’Imu...

    Leggi di più

    Cartelle AdER: possibilità immediata di 120 rate

    Cartelle AdER: possibilità immediata di 120 rate

    Maxi dilazione immediata, fino a ad un massimo di 120 rate, in caso di particolari e gravi eventi...

    Leggi di più

    Pensione? Una chimera…

    Pensione? Una chimera…

    L’adeguamento alla speranza di vita non riguarda più solo l’età (oggi a 64 anni), ma anche la contribuzione (oggi 20 anni)...

    Leggi di più

    Riforma fiscale (quella nuova): cominciamo a correggerla…

    Riforma fiscale (quella nuova): cominciamo a correggerla…

    Come accade nei gran premi, pronti via e subito ai box, per inserire alcune norme di correzione di quanto appena approvato...

    Leggi di più

    Banche dati del Fisco: sono sicure?

    Banche dati del Fisco: sono sicure?

    Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano proprio i notai...

    Leggi di più

    Società a responsabilità limitata, scambio di quote senza il notaio

    Società a responsabilità limitata, scambio di quote senza il notaio

    Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano proprio i notai...

    Leggi di più

    Cartelle non riscosse: discarico dopo 5 anni

    Cartelle non riscosse: discarico dopo 5 anni

    Cartelle non riscosse automaticamente scaricate dal magazzino esattoriale dopo il 31 dicembre...

    Leggi di più

    Rateazione AdER più lunga

    Rateazione AdER più lunga

    Se il contribuente dichiara di essere in temporanea situazione di "obiettiva difficoltà", l'Agenzia delle Entrate Riscossione concede...

    Leggi di più

    Criptovaluta: proviamo a tracciarne le operazioni 

    Criptovaluta: proviamo a tracciarne le operazioni 

    Le operazioni in cripto valuta saranno tracciate nella stessa maniera dei bonifici tradizionali effettuati attraverso il conto corrente...

    Leggi di più

    Rottamazione quater: a che punto siamo

    Rottamazione quater: a che punto siamo

    La situazione al 31.12.2023 dice che quasi la metà delle rottamazioni quater è già andata in fumo...

    Leggi di più

    Registro europeo con i dati dei titolari di cripto, cassette di sicurezza e c/c

    Registro europeo con i dati dei titolari di cripto, cassette di sicurezza e c/c

    Sarà creato un registro che conterrà i dati di titolari di cassette di sicurezza, di conti correnti, ma anche di criptovalute...

    Leggi di più

    Tracciamento criptovalute

    Tracciamento criptovalute

    Le operazioni in criptovaluta saranno tracciate allo stesso modo di bonifici tradizionali...

    Leggi di più

    Decreto superbonus, la Camera approva, ora aspettiamo il Senato

    Decreto superbonus, la Camera approva, ora aspettiamo il Senato

    Via libera della Camera al decreto legge sulle agevolazioni fiscali nel settore edilizio...

    Leggi di più