Detrazioni: ma quante ne esistono? Semplificare è difficile
Detrazioni: ma quante ne esistono? Semplificare è difficile
Tutti i governi, a partire da quelli del passato meno recente passando attraverso tutti quelli che si sono succeduti e sino ad arrivare ai tempi nostri, avevano in programma la revisione del sistema tributario, al fine di semplificarlo. Ad onor del vero l’impresa non è di semplice attuazione e forse ci vorrebbe un opera radicale, più che un intervento di ricamo. Però la perversione del nostro sistema è tale che ad oggi ancora non si è riusciti ad arrivarci, anzi… crescono sempre di più le norme e le complicazioni, con richiami a più di un dettato (con le varie modifiche occorse nel tempo) che altro non fanno che ingarbugliare la lettura e la comprensione.
C’è qualcosa di perverso nel nostro sistema fiscale perchè per chi governa è facile trovare un’ottima ragione per concedere una nuova detrazione, ma è impossibile riuscire a tagliarne anche solo parzialmente mezza. Un esempio attuale che ben dimostra ciò sono le tante le detrazioni – che pesano sulle casse dello Stato – che sono state messe in campo, edilizia e risparmio energetico fanno la parte del leone, seguite da quelle che dovrebbero garantire una progressività dell’imposizione fiscale e il “welfare”. Certamente tutti meritevoli di apprezzamento, per l’intento, ma che hanno costituito una giungla legislativa di sempre più difficile interpretazione. Questa complicazione è divenuta poi difficile da giustificare (e da applicare).
Attualmente ci sono 602 detrazioni fiscali che in totale valgono oltre 53 miliardi di euro. Il conteggio, eseguito dagli analisti del Centro studi di Unimpresa, ha evidenziato come si sia passati da 241 agevolazioni nel 2011 per arrivare a 602 dopo 10 anni. La definizione data dagli analisti è quella di una “una giungla di sconti e agevolazioni varie” avente una crescita inarrestabile. «Questa è la peggiore rappresentazione plastica della nostra architettura tributaria, una confusione sistematica e quasi perversa che rende la vita impossibile ai contribuenti, alle imprese, ai lavoratori, ai sostituti d’imposta, agli esperti contabili, ai centri di assistenza fiscale», afferma Marco Salustri, consigliere nazionale di Unimpresa, «nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza messo a punto dal governo un pilastro è rappresentato proprio dalla riforma fiscale che va delineata, a nostro giudizio, con l’obiettivo principale della semplificazione. Occorre partire da una profonda razionalizzazione delle regole e poi immaginare aliquote più basse e, più in generale, un prelievo più equo e in linea con gli standard dei paesi più competitivi, da una profonda rielaborazione delle norme fiscali, ad oggi troppo complesse e farraginose, e che, a nostro giudizio, generano una tassazione a tratti iniqua tra le varie categorie reddituali. È urgente un’armonizzazione fiscale che sia in linea con gli standard dei paesi più competitivi».
Come se non bastassero le norme, gli emendamenti e così via, sono presenti – con intento interpretativo e chiarificatore – dei nuovi provvedimenti che talvolta chiariscono e limitano la portata dei precedenti provvedimenti. Questo accade soventemente con le circolari dell’Agenzia delle Entrate. Infatti la circolare dell’AE 7/E del 25.06.2021 contiene la raccolta dei principali documenti di prassi relativi alle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, detrazioni d’imposta, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e per l’apposizione del visto di conformità per l’anno d’imposta 2020. Tale circolare contiene un focus sulle principali detrazioni fiscali che riguardano l’edilizia, fornendo informazioni su molteplici profili.
Giuliano Vendrame
Si Systems Trieste
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Tags: detrazioni