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Ma l’Italia conta qualcosa in Europa?

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Germania, Francia, motori, case, terroristi, migranti. Ma l’Italia conta qualcosa in Europa?

Domanda inutile che ha una risposta scontata. Basta guardare i fatti e saperli leggere correttamente, senza farsi influenzare da opinioni di parte. La realtà dei fatti è che il nostro peso politico – a prescindere dal colore dello schieramento che lo compone (e comunque sono tutti uguali) – è pari a zero.

L’UE ci prende per il culo con la storia del e-fuel e gli autoveicoli con il motore endo-termico, perché lo ha deciso la Germania. Ce ne torniamo con le pive nel sacco. Però la risposta di Pichetto Frattin (dopo i trionfalismi di qualche settimana fa in cui il nostro governo si vantava che la UE aveva cambiato idea sullo stop alla circolazione dei motori “endo-termici” grazie alle pressioni dell’Italia) è la seguente: “ci adopereremo perché anche i biocarburanti entrino tra i combustibili neutrida un lato apprezziamo dunque la scelta di riconsiderare i motori endotermici indispensabili per la sostenibilità economica e sociale di molti Paesi dell’Unione; dall’altro, consideriamo che la previsione nella dichiarazione della Commissione dei soli carburanti sintetici rappresenti una interpretazione troppo restrittiva…, che non consente ancora una piena attuazione del principio di neutralità tecnologica per il quale l’Italia si è sempre battuta sulla base di dati tecnici e scientifici… Siamo infatti convinti che anche i biocarburanti possano rientrare nella categoria dei combustibili neutri in termini di bilanciamento complessivo di CO2 e contribuiscano alla progressiva decarbonizzazione del settore … ci adopereremo pertanto, nell’ambito delle procedure di approvazione degli atti legislativi indicati dalla Commissione, a far considerare anche i biocarburanti tra i combustibili neutri in termini di CO2 e nel merito della decisione finale di questo Consiglio, auspicando un successivo e proficuo confronto, esprimiamo il voto di astensione”. Un coraggioso ministro che ha difeso l’Italia. Mi ricorda la barzelletta del tipo, pesto e malconcio dopo averle prese di santa ragione, che incontra per strada un amico che gli chiede cosa gli fosse accaduto. Nello spiegare, l’amico malconcio conclude: “sì ma, sapessi quante gliene ho dette!”

Dopo molti anni si arriva alla conclusione della vicenda dell’estradizione dalla Francia, negata, per i terroristi italiani, colpevoli di crimini, tra cui anche omicidi, in Italia. L’UE tace, non si schiera. Ma non schierandosi lo fa ugualmente, schierandosi dunque con la Francia. Come la Germania, anche questa nazione – e l’UE intera che tace – ci prende per il culo. La corte francese si è messa a sindacare sull’operato (a torto o a ragione, non entro nel merito) e sul processo svolto in contumacia e sull’assenza di garanzie di un eventuale giusto ed equo eventuale (nuovo) processo. Ma come si permettono? A parti invertite cosa avrebbe fatto la Francia? E tutto questo in barba alle dichiarazioni di stima e di reciproca soddisfazione di un’amicizia suggellata da una patetica foto del novembre 2021 che ritrae Mattarella, Macron e Draghi, che si sono giurati un amore eterno (se non è amore me ne andrò all’inferno…), tenendosi per mano.

Cosa dire dei migranti? Anche qui l’UE è assente. Da anni. Non una azione concreta per definire una linea comune. Tanto… il problema non lo hanno mica i Paesi del Nord. Il problema lo abbiamo noi, solo noi. La Grecia e la Spagna non hanno lo stesso problema nostro, o perlomeno non con le nostre dimensioni numeriche. L’Europa intera ci lascia soli a gestire l’arrivo di migranti. Ma se l’Italia la smettesse di “elemosinare” accordi o aiuti che non arrivano (e non arriveranno) mai? Non ci vuole un genio per capirlo.

Non mi metto a parlare delle case green e degli scopi reali di queste azioni. Lascio stare anche il passato, recente o meno (quote latte, agrumi, pesca, alberghi e penali). Sono stanco e nauseato di dover rivangare questi argomenti che servono solo a farmi venire il mal di stomaco.

Mi piacerebbe che anche chi ancora culla un sogno di una Europa unita, chi ancora crede in una Europa che esiste non solo a parole, chi si illude di una Europa che si cura di ognuno dei loro componenti, si possa svegliare e vedere con obiettività ciò che sta accadendo.

Per favore, apri gli occhi. Lascia stare la faziosità partigiana, figlia di una appartenenza politica che non esiste. Non ci sono più i partiti, da tanto tempo ormai. Abbiamo solo un’accozzaglia di persone strane, meschine, vendute e completamente inadeguate che non manovrano il Paese per il raggiungimento di un fine utile al popolo ed alla patria. Si lasciano manovrare come burattini. Persone senza midollo e non in grado di far valere i miei ed i tuoi diritti.

Torniamo alla UE. Ti vuoi rendere conto che l’Unione Europea non esiste? L’Europa unita non è mai esistita. Prendendo in prestito la parole che il Principe di Metternich usò, riferendosi all’Italia (ed ahimè aveva ragione), mi viene da dire che l’Europa è solo una “espressione geografica”. Mi chiedo perché sia stata creata? A chi giova? Io una mia idea me la sono fatta…

Se l’UE non tiene conto delle nostre esigenze e se dobbiamo fare tutto da soli quali benefici ci porta l’esserne membri? I contributi che annualmente versiamo alla UE sono maggiori di quelli che ci vengono restituiti (tra l’altro parte in prestito e parte da rendere con gli interessi…).

Ma cosa ci stiamo a fare nella UE?

Giuliano Vendrame
11/04/2023

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