Ristori Sostegno e cartelle esattoriali. Stralcio?
Ristori Sostegno e cartelle esattoriali. Stralcio?
È solo una bozza ma si parla dello stralcio di tutte le cartelle ricevute tra il 2000 e il 2015. Per ora i versamenti sono sospesi fino al 30 aprile. Dal primo marzo dovrebbe essere ripartita la macchina della riscossione con la notifica dei nuovi atti. Le scadenze sospese andranno saldate “entro il sessantesimo giorno” dal termine della sospensione. Quanto allo stralcio, nella bozza del decreto la misura compare, senza però che venga specificato l’importo delle cartelle prese in considerazione. Sono al vaglio diverse eventuali ipotesi:
- 3.000 euro, allo Stato costerebbero oltre 700 milioni di euro;
- 5.000 euro, con un costo di oltre 900 milioni;
- 10.000 euro, con un costo di circa 1,5 miliardi;
- 30.000 euro, con un costo di circa 2 miliardi;
- 50.000 euro, con un costo di circa 2,3 miliardi.
- Indipendentemente dalla cifra, la cancellazione di tutte le cartelle dei 15 anni, con un costo per lo Stato di circa 3,7 miliardi.
La bozza del decreto Sostegno attualmente dovrebbe prevedere oltre 25 articoli al cui interno dovrebbero trovare posto alcune misure per il lavoro (inclusi i congedi parentali), l’argomento cartelle, arrivando al recupero di risorse per asii nido e il trasporto locale. Si prevedono stanziamenti importanti per i vaccini, per i coinvolgimento dei medici di famiglia nella campagna vaccinale e per poter prorogare i Covid hospital. Dovrebbero essere in arrivo nuovi contributi a fondo perduto per tutti i titolari di partita Iva con ricavi non superiori a 5 milioni di euro e con perdite di almeno il 33%.
Sarebbe auspicabile, come correttamente afferma Paolo Capone – segretario generale dell’Ugl – “che nel prossimo decreto del Governo siano previsti aiuti concreti a sostegno delle categorie più colpite dalle restrizioni, tra cui anche gli autonomi, i liberi professionisti e le partite Iva. Non soltanto ristori, dunque, ma finanziamenti commisurati al fatturato delle imprese. Occorrono misure coraggiose e senza precedenti per evitare danni irrimediabili al tessuto produttivo italiano e scongiurare un’ondata di licenziamenti. In tal senso, appare indispensabile prorogare il blocco dei licenziamenti almeno per tutto il 2021, al fine di salvaguardare la tenuta sociale del Paese. Parallelamente al saldo e stralcio delle cartelle, è opportuno procedere ad una riforma complessiva del sistema tributario fondata sulla riduzione delle tasse, in primis del cuneo fiscale sul lavoro“.
Giuliano Vendrame
Si Systems Trieste
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Tags: cartelle esattoriali, covid, ristori, stralcio