Scadenze fiscali: restano o slittano?
Scadenze fiscali: restano o slittano? E a quando? Per tutti oppure no?
Sembra che arrivi una tregua fiscale di fine anno (perchè il 2021 inizierà come se il 2020 non sia mai esistito?). Le scadenze di novembre e dicembre 2020 sembra che saranno rinviate ad aprile del prossimo anno ma solo il calo del fatturato lo potrà consentire. Questo varrà anche per le rate della rottamazione e ci sarà un rinvio al 10 dicembre 2020 per le dichiarazioni fiscali.
Alla fine, il decreto Ristori 4 sarà un emendamento del decreto Ristori 1, rendendo così il tutto ancor più consistente della legge di bilancio stessa. Se l’impianto sarà confermato si potrà pagare tutto ad aprile 2021 oppure in 4 tranche. Il calo del fatturato comanderà, ma quale calo? Il 33% su sei mesi o il 50% del mese di novembre 2020 su novembre 2019? Vale solo per le scadenze legate all’Iva. Ma tutto questo sembra generare solo una gran confusione sullo slittamento delle scadenze fiscali (concesse o non concesse e non per tutti).
Mini rinvio o cancellazione? Per le scadenze di Iva e ritenute di dicembre 2020 invece si pagherà a marzo 2021. Rinvio al 1° marzo 2021 anche per le definizioni agevolate. Ci sarà un contributo ai dipendenti per le aziende in zona rossa e zona gialla? E per la zona arancione? Per le dichiarazioni di Unico sembra ci sia il solo rinvio al 10 dicembre 2020. Per le rate della rottamazione ter, per usufruire dei piani nuovi della rottamazione non sarà necessario aver subito un calo di fatturato. Il provvedimento (che prevede un ulteriore scostamento di bilancio pari ad 8 miliardi di euro) è stato approvato praticamente all’unanimità dal Parlamento e potrebbe vedere la luce a breve.
Giuliano Vendrame
Si Systems Trieste
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Tags: covid-19, scadenze fiscali