Acconti d’imposta, quali aliquote?
Acconti d’imposta, quali aliquote?
Acconti d’imposta di giugno e novembre sono da calcolarsi in due dimensioni: 40%-60% per persone fisiche e soggetti senza ISA e 50%-50% per i contribuenti con Isa approvati. Questo è l’effetto prodotto dalla disposizione contenuta all’articolo 58 c.1 della decreto legge n.124/2019 (il decreto fiscale 2020) che, per una serie di soggetti, ha riproporzionato la misura degli acconti rendendo poco uniforme il sistema di pagamento per i contribuenti.
L’articolo 58 comma 1 ha creato un sistema a due dimensioni per la misura degli acconti dovuti per le imposte dirette differenziato per tipologia di contribuente. L’articolo 58 dispone che, per i soggetti di cui all’articolo 12-quinquies, commi 3 e 4, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, i versamenti in acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dell’imposta sul reddito delle società, nonché quelli relativi all’imposta regionale sulle attività produttive, sono effettuati non più nella misura del 40% a giugno e del 60% a novembre, ma in due rate del 50% cadauna nelle medesime date di scadenza.
E’ il primo periodo della norma di fatto a creare il doppio binario di calcolo non riguardando tutti i soggetti tenuti al versamento ma solo quelli specificamente individuati. I contribuenti di cui articolo 12-quinquies, commi 3 e 4, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 sono infatti unicamente quelli che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale di cui all’articolo 9-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 nonché coloro che partecipano a società, associazioni e imprese ai sensi degli articoli 5, 115 del dpr 917/86.
Inoltre, come indicato nel comunicato stampa dell’agenzia delle entrate del 1 agosto 2019, nell’ambito soggettivo circoscritto dal citato articolo 12- quinquies vanno compresi anche i soggetti ai quali si applica il regime forfettario, il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità e coloro che determinano il reddito con altre tipologie di criteri forfettari.In poche parole restano fuori dal nuovo calcolo e sono chiamati al versamento con la vecchia proporzione 40-60, le persone fisiche senza partita Iva, i soggetti senza Isa approvati e quelli non tenuti alla presentazione degli stessi perché con ricavi o compensi superiori ad euro 5.164.569.
Un doppio binario anche per i pagamenti a rate. A rendere poco lineare il sistema dei pagamenti non è unicamente la determinazione della misura percentuale degli acconti ma anche il sistema di versamento qualora si scelga la dilazione. Il sistema prevede infatti scadenze differenziate a seconda della tipologia di contribuente, se con partita Iva o meno.
Giuliano Vendrame
Si Systems Trieste
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Tags: acconti d'imposta, tasse