Aiuti Emergenza Coronavirus sì, ma con esaurimento risorse
Aiuti Emergenza Coronavirus sì, ma con esaurimento risorse.
Si attendono le istruzioni dell’INPS
C’è ancora molta confusione, ed è normale. Non ci sono ancora le note operative. Temo però che anche dopo le istruzioni ci sarà comunque un po’ di confusione e soprattutto, di malcontento.
Il ministro Gualtieri cerca di tranquillizzare chi pensa che potrebbe essere escluso. Comunicando che questi interventi proseguiranno anche nel mese di aprile.
Due considerazioni:
- Ma perché, pensavano forse che erogando l’elemosina a marzo si fosse risolto tutto?
- Sono praticamente certo che vi saranno molti che saranno esclusi dal meccanismo degli aiuti.
Il presidente dell’INPS stava valutando se impostare un click day per l’erogazione del bonus di 600 euro da “elargire” agli autonomi (una gara a tempo in cui vincono i più veloci, una sorta di gara tra poveri), ma non sarà così. Non si sa ancora con precisione come verranno erogati e per quanto. Inizialmente si è parlato di tre mesi, poi alcune voci dicevano che era meglio modificare e fare su base mensile senza limitare a 3 mesi. Ma se i fondi saranno già finiti al secondo mese, cosa succederà? Attendiamo le regole che saranno stabilite dall’INPS.
Sono esclusi dall’indennità di 600 euro, i professionisti iscritti a Casse di previdenza, ordini o albi professionali. Questi potranno richiedere l’erogazione di un’indennità, definita “reddito di ultima istanza”. Anche in questo caso bisogna attendere le regole fissate dai ministeri del Lavoro e dell’Economia nei prossimi 30 giorni.
Ai lavoratori con redditi fino a 40mila euro, che in questi giorni di serrata obbligata continuano a recarsi sul posto di lavoro, il datore di lavoro dovrà riconoscere direttamente nella busta paga di aprile (o a conguaglio) un bonus aggiuntivo di 100 euro, commisurato alle giornate di presenza.
Viene riconosciuto un credito d’imposta del 60% del canone di affitto del mese di marzo 2020 della bottega o del negozio dove artigiani e commercianti svolgono la loro attività, obbligati alla chiusura. Il beneficio fiscale non è riconosciuto a tutte quelle attività che sono rimaste aperte nei giorni di contenimento del contagio ed elencate nel Dpcm dell’11 marzo 2020.
Il credito d’imposta sarà spendibile in compensazione, nel momento in cui una buona parte di questi contribuenti tornerà a versare imposte e contributi.
Per artigiani, commercianti e professionisti, che hanno attivato o che attiveranno procedure di sanificazione per contenere il contagio da Covid-19, per il periodo d’imposta 2020 è riconosciuto un credito d’imposta del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro sostenute e documentate fino ad un massimo di 20mila euro per ciascun beneficiario. Il limite di spesa stanziato è di 50 milioni di euro per il 2020. Anche in questo caso, per ottenere il credito bisognerà attendere che il MISE rilasci le regole e le istruzioni. Forse il credito sarà usufruibile con la prossima dichiarazione dei redditi?
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Tags: coronavirus, proroga adempimenti fiscali, sospensione tasse