
Il baratto, la banca, l’oro, la stampa del denaro (2a parte)
Il baratto, la banca, l’oro, la stampa del denaro (2a parte)
Cosa significa riserva frazionaria nelle Banche?
La riserva frazionaria è il meccanismo fondamentale di una banca perché esprime un concetto basilare per capire il funzionamento di tutto il sistema bancario, in cui il denaro in circolazione viene immesso liberamente(!?).
L’attuale sistema italiano ed europeo, prevede che le banche commerciali possano mettere denaro in circolazione. Denaro che non possiedono in deposito. L’unico limite che le banche hanno è mantenere obbligatoriamente una somma minima che sia sufficiente a soddisfare eventuali richieste di denaro da parte dei clienti.
Sino al 2011 questa percentuale era del 2% mentre dal Gennaio 2012 è stata abbassata all’1%.
La percentuale è riferita alla massa di depositi. Quindi se ci sono depositi per 1.000.000 di euro la banca dovrà mantenere una riserva bancaria frazionaria di 10.000 euro.
Lo so, hai ragione, c’è da rimanere senza parole. Ora capisci perché lo Stato (il sistema) cerca di evitare il fenomeno del Bank Run (cioè la corsa allo sportello per ritirare il contante)? Perché non c’è contante a sufficienza per tutti! Immagino che tu abbia ancora in mente cosa successe non molti anni or sono durante la crisi Greca?
Ti ricordi che all’inizio avevo parlato delle ricevute di deposito, le note di sbanco? Dapprima per ogni ricevuta esisteva un corrispondente deposito (in un rapporto di parità) ma poi, via via che i banchieri divennero più esperti, emettevano più ricevute senza copertura creando di fatto quella che oggi chiamiamo riserva frazionaria. Usavano l’effetto leva per moltiplicare la ricchezza in circolazione. Tenevano in cassaforte una parte dell’oro come riserva e il resto lo negoziavano per ampliare il loro commercio.
Il concetto di riserva frazionaria nasce dal fatto che i banchieri si sono resi conto che a fronte di tutto il denaro che viene depositato dai loro clienti, solo una piccola parte (anzi piccolissima) viene poi ritirato o comunque movimentato. Si sono quindi chiesti: perché tenere immobilizzata tanta ricchezza?
E così accade che quella ricchezza viene prestata ad altri come se fosse propria (una curiosità, prova a vedere cosa dice l’art. 1834 del Codice Civile a proposito della proprietà del denaro versato in banca).
Però in questo modo il sistema NON è garantito. Infatti se più clienti in uno stesso momento andassero a ritirare i loro denari dalla banca, non ne troverebbero, essendo stati prestati a terzi. Ne troverebbero solo una piccola percentuale, assolutamente insufficiente a soddisfare contemporaneamente tutte le richieste di prelievo.
Questa è la stortura del sistema per cui si cerca di evitare in ogni modo possibile, anche tacendo gli eventi sulle banche ed il loro stato di difficoltà, che ci sia la corsa agli sportelli per prelevare i soldi. Poiché i soldi non ci sono!
ATTENZIONE. Se questo fenomeno lo rapportiamo col fatto che le banche hanno miliardi di crediti deteriorati si può capire che i soldi usciti in prestito e non rientrati, sono in realtà soldi depositati dai correntisti e che non potranno essere restituiti in caso di richiesta da parte degli stessi. In questo caso, semplicemente, si configura il default di una banca commerciale.
Tecnicamente la riserva frazionaria si compone di:
- riserva obbligatoria dell1% da depositare presso le banche centrali in appositi conti. Questo è un accantonamento reale;
- riserva a garanzia dei conti correnti;
- riserva legale e statutaria: è un accantonamento volontario che la banca effettua entro dei limiti massimi di legge.
Però ci sono alcune nazioni, ad esempio Australia, Canada ed UK in cui la copertura obbligatoria non è nemmeno prevista. (Continua…)
Giuliano Vendrame
Si Systems Trieste