
Servono contanti ma non c’è un bancomat?
Servono contanti ma non c’è un bancomat? Il nostro governo ha risolto anche questo problema
Ma non come pensi tu, obbligando le banche a lasciarli, anche se vorrebbero toglierli. No no. Obbligano i tabaccai, le edicole, le farmacie, le casse dei supermercati e grande distribuzione a diventare dei bancomat.
Oltretutto non c’è nemmeno il problema dell’antiriciclaggio (D. Lgs 231/2007) se il prelievo non supera i 250 euro. Ma questo significa che se lo supera… si innesca tutto il procedimento, che non è per niente semplice? Sì!
Però, quando si andava allo sportello Bancomat questo problema non esisteva, anche con cifre superiori (come mai questa “differenza”?).
Lo prevede la Manovra 2024 con una norma che si applica a tutti i comuni ma è stata pensata (e io fingo crederci…) soprattutto per gli enti sotto i 5.000 abitanti e le aree interne che più di tutti sono a rischio spopolamento e desertificazione e per questo spesso assistono alla fuga degli istituti di credito e alla chiusura delle filiali.
Di qui la supplenza dei cosiddetti “esercizi commerciali di prossimità” che grazie alle moderne tecnologie (la possibilità di prelevare contante, oltre che con il bancomat, anche utilizzando QR code tramite device connessi a internet) possono rappresentare un’opportunità per i cittadini dei mini-enti. Un’opportunità che, tuttavia, mal si concilia con gli adempimenti antiriciclaggio previsti dalla normativa nazionale talmente più restrittiva della disciplina Ue da rendere gli intermediari italiani (come spiega la relazione che accompagna la legge di bilancio) meno competitivi rispetto ai concorrenti di altri Paesi europei.
Sai cosa dice la normativa italiana sull’antiriciclaggio? Prevede dei requisiti particolarmente stringenti per lo svolgimento di operazioni occasionali effettuate tramite reti distributive terze. Queste operazioni, che comportano per i prestatori di servizi di pagamento l’obbligo di svolgere gli adempimenti di adeguata verifica solo al superamento della soglia di 15.000 euro (o di 1.000 euro per i trasferimenti di fondi), richiedono sempre l’adeguata verifica, a prescindere dall’importo, quando sono effettuate tramite “soggetti convenzionati e agenti”, quali appunto tabaccai, edicole, farmacie, supermercati.
Se lo stesso prelievo è effettuato presso un bancomat non ci sono invece obblighi di nessun tipo. Tutto questo, spiega la relazione della Manovra, “costituisce una frizione allo sviluppo di iniziative volte a diffondere taluni servizi di pagamento, come i prelievi, attraverso reti di prossimità e può determinare l’insorgere di aspetti di incertezza con riferimento all’applicazione della normativa antiriciclaggio alle nuove modalità di erogazione del servizio”.
Ecco perchè il MEF ha deciso di introdurre, nella legge di bilancio, una soglia per esentare gli esercizi commerciali di prossimità che consentano, in via occasionale, attraverso la loro rete distributiva, servizi di prelievo del contante per importi non significativi. La norma della Manovra quindi consente ai prestatori di servizi di pagamento di adempiere agli obblighi di adeguata verifica per le operazioni di prelievo di contante effettuate presso “soggetti convenzionati e agenti” solo se si tratta di prelievi di importo superiore a 250 euro al giorno.
Una soglia che la legge di bilancio ritiene “in linea con i dati relativi al prelievo medio effettuato da carte collegate a conti correnti e carte prepagate”. Sotto tale soglia non ci sarebbero obblighi e ciò “avrebbe effetti positivi accrescendo le opportunità di accesso al contante, in controtendenza rispetto alla contrazione osservata nel numero degli sportelli bancari tradizionali presenti sul territorio (- 30% tra il 2011 e il 2020)”. Il governo stima che la sburocratizzazione dei prelievi sotto i 250 euro possa avere effetti positivi per tutti. Per le banche, perché accrescerebbe l’inclusione finanziaria, incentivando l’apertura di conti di pagamento e strumenti connessi.
Ma anche per chi preferisce l’uso del contante e ha maggiore difficoltà con i pagamenti elettronici perché migliorerebbe l’efficienza e la sicurezza grazie alla maggiore presenza di punti di prelievo sul territorio. “Con questa norma, facciamo sintesi tra due temi apparentemente lontani, piccoli comuni e antiriciclaggio, per garantire servizi ai cittadini e per elevare il livello della loro qualità della vita, in particolare per coloro che risiedono nei mini-enti e nelle aree interne”, ha osservato il sottosegretario Savino. (e io continuo a fingere di credere che lo scopo sia questo…)
Giuliano Vendrame
12/11/2023
PER CONTATTI compilate l’apposito form
Seguici su Facebook
Tags: antiriciclaggio, bancomat, contanti, manovra 2024