
Criptovalute da regolarizzare
Criptovalute da regolarizzare
Ci sarà tempo fino al 30 novembre 2023 per presentare all’Agenzia delle entrate l’istanza di regolarizzazione delle cripto-attività e dei relativi redditi. L’istanza dovrà essere accompagnata dalla quietanza del versamento mediante F24 degli importi dovuti e della relazione di accompagnamento. Lo prevede l’Agenzia delle entrate nel provvedimento del 7 agosto recante disposizioni di attuazione dell’articolo 1, commi da 138 a 142 della legge 29 dicembre 2022 n. 197 per la regolarizzazione delle cripto-attività e dei relativi redditi.
L’atteso documento normativo è accompagnato da ben quattro allegati: il primo contiene il modello per l’istanza, il secondo contiene le istruzioni per la sua compilazione, il terzo riporta uno schema di redazione della relazione di accompagnamento all’istanza e l’ultimo allegato reca le specifiche tecniche per l’invio dell’istanza di regolarizzazione. Nel modello andranno indicati i dati del contribuente – persona fisica o soggetto diverso – quelli del professionista di cui il contribuente potrà eventualmente avvalersi per la presentazione dell’istanza e i recapiti (completi di PEC).
Nel secondo allegato si precisa che andranno indicati i soggetti collegati, le cripto-attività detenute a partire dal 2016 sino al 2021 con indicazione del valore al momento del realizzo ovvero al 31 dicembre di ogni anno. Ed è la stessa Agenzia delle entrate a suggerire di usare il valore indicato dalla piattaforma utilizzata dal contribuente per acquistare/ vendere le cripto-attivita’. Nella sezione III andranno indicati l’imposta sostitutiva dovuta per i diversi anni, pari al 3,5% da calcolarsi sulla somma dei valori di cui sopra e la relativa sanzione, calcolata, sempre anno per anno, nella misura dello 0,5%. Nell’ultima sezione andranno poi indicati i dati del pagamento delle imposte e delle sanzioni.
Importante anche l’allegato 3 del provvedimento nel quale viene riportato lo schema per la redazione della relazione di accompagnamento e per la predisposizione della documentazione relativa all’istanza di regolarizzazione delle cripto-attivita’. Dopo aver fatto una breve introduzione nella quale il contribuente fornisce un quadro generale delle violazioni che formano oggetto di regolarizzazione, viene suggerito di fornire un prospetto di riconciliazione tra la documentazione presentata e gli importi riportati nel modello. Andranno fornite informazioni sugli eventuali soggetti collegati e andrà soprattutto dettagliato in maniera analitica il valore complessivo delle cripto-attività con indicazione di quelle detenute alla data del 31 dicembre e/o cedute nel corso dell’anno.
Il quarto ed ultimo allegato specifica infine che l’istanza di regolarizzazione va firmata digitalmente e che deve essere inviata con la quietanza di versamento di imposte e sanzioni dovute unitamente con la relazione di accompagnamento completa della documentazione probatoria dei calcoli effettuati per la determinazione degli importi versati. L’allegato riporta inoltre l’elenco degli indirizzi Pec degli uffici competenti alla ricezione delle istanze (in sostanza coincidenti con le direzioni regionali della stessa amministrazione).
Ora si attende la pubblicazione del provvedimento contenente i codici tributo da usare per effettuare i versamenti di imposte e sanzioni oltre che l’emanazione della circolare, posta in pubblica consultazione nello scorso mese di giugno, con la quale si dà attuazione alle norme in materia di tassazione delle cripto-attività prevedendo, tra l’altro, la possibilità di incaricare un sostituto d’imposta di fare i calcoli e i versamenti delle imposte dovute.
Giuliano Vendrame
14/08/2023
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Tags: agenzia delle entrate, criptovalute, dichiarazione dei redditi