Intelligenza Artificiale ed essere umano, a me vengono i brividi…
Intelligenza Artificiale ed essere umano, a me vengono i brividi…
Riporto integralmente un articolo del 23.01.2022 tratto da una rivista di informatica on-line: https://www.computermagazine.it/2022/01/23/musk-pronto-a-sperimentare-limpianto-del-chip-neuralink-negli-esseri-umani-dopo-il-grande-successo-con-macachi-e-maiali/
Questo è il mio segnale di allarme, il secondo (dopo il post che feci il 06 giugno 2020 e che puoi vedere qui: https://www.sisystemsconsulenze.it/news/nuovo-sogno-di-elon-musk.html). Attenzione ai filantropi che forse filantropi potrebbero non essere! Ce ne sono molti in giro.
Sperimentare un chip negli esseri umani? Ma un essere umano con un chip nel cervello è ancora un essere umano? Lo scopo di aiutare e/o guarire è nobile, ma quante volte nobili idee e innovazioni sono state sfruttate in modo distorto e pericoloso?
Ecco l’articolo:
Dopo aver superato i test sulla maggior parte degli animali, adesso Elon Musk è pronto a utilizzare i chip sugli esseri umani. Ma che cosa ha detto al riguardo e quali sono i suoi piani?
Dopo tanto tempo di attesa, finalmente è arrivata la notizia che tutti gli appassionati di questa vicenda aspettavano – Computermagazine.it
Elon Musk, come sappiamo molto bene, è uno dei creatori principali di Neuralink, e che aveva promesso che la sua tecnologia “consentirà a qualcuno con una paralisi di utilizzare uno smartphone con la mente più velocemente di qualcuno che usa i pollici“.
Difatti, pare che la società abbia già raggiunto con successo l’installazione di microchip di intelligenza artificiale nel cervello di un macaco di nome Pager e di un altro animale chiamato Gertrude. E ora, dato che le sperimentazioni hanno superato i test, si pensa che la tecnologia possa essere testata anche sugli esseri umani.
Le dichiarazioni su Neuralink
Molti sono scettici riguardo una tecnologia del genere, mentre altri credono che sia un’innovazione senza precedenti – Computermagazine.it
Elon Musk, come abbiamo detto, è uno dei fondatori di Neuralink, il quale accettò le seguenti condizioni per farne parte: “In qualità di direttore della sperimentazione clinica, lavorerai a stretto contatto con alcuni dei medici più innovativi e dei migliori ingegneri, oltre a lavorare con i primi partecipanti alla sperimentazione clinica di Neuralink. Guiderai e aiuterai a costruire il team responsabile dell’abilitazione delle attività di ricerca clinica di Neuralink e dello sviluppo delle interazioni normative che derivano da un ambiente frenetico e in continua evoluzione“.
Ed è da queste parole che cominciò ad occuparsi personalmente del progetto, sostenendo, già il mese scorso, che con questo impianto i tetraplegici potessero iniziare a camminare esattamente come una volta. Il CEO del Wall Street Journal, in merito a questa grandissima innovazione, si è voluto esprimere dicendo che: “Speriamo di avere questo nei nostri primi esseri umani, che saranno persone che hanno gravi lesioni del midollo spinale come i tetraplegici, il prossimo anno, in attesa dell’approvazione della FDA [Food and Drug Administration]“.
Ha continuato con quest’ultime parole, concludendo il discorso parlando nuovamente del dispositivo Neuralink: “Penso che abbiamo una possibilità con Neuralink di ripristinare la funzionalità di tutto il corpo a qualcuno che ha una lesione del midollo spinale. Neuralink sta funzionando bene nelle scimmie e in realtà stiamo facendo molti test confermando che è molto sicuro e affidabile e che il dispositivo Neuralink può essere rimosso in sicurezza“.
Giuliano Vendrame
Si Systems Trieste