Obbligo POS
Obbligo POS: cosa prevede la legge
L’obbligatorietà di garantire la possibilità di pagamento elettronico al di sopra di una cifra pari a 30 euro. Introdotta dalla Legge di Stabilità del 2016, la sua attuazione è stata caratterizzata, finora, da lentezza ed incertezza, tant’è che in molti – tra negozianti ed esercenti – ancora non sono dotati di Pos.
L’obbligo è rivolto alle imprese, ai commercianti e ai professionisti (tra questi: notai, falegnami, idraulici, ingegneri, artigiani, con eccezione di chi può dimostrare l’impossibilità tecnica e oggettiva di utilizzo del dispositivo).
In caso di violazioni, sono previste delle sanzioni pecuniarie (finora, come detto poco o per nulla applicate).
Nel dettaglio, quella che scatta immediatamente dopo aver appurato che l’esercente non è provvisto di Pos è una multa pari a 500 euro. Una volta pagata, si avranno 30 giorni di tempo per acquistare il dispositivo e mettersi in regola e 60 giorni per far giungere comunicazione alla Guardia di Finanza dell’avvenuta installazione.
In mancanza, è prevista una seconda multa più salata pari a 1000 euro, alla quale seguirà un altro mese di tempo per mettersi in regola. In seguito a questo ulteriore avvertimento, è prevista la sospensione dell’attività commerciale o professionale fino all’installazione del dispositivo.
Obbligo POS: cosa cambia da settembre 2017
Come anticipato, sino ad ora la normativa in vigore sulla c.d. obbligatorietà del Pos non è stata molto “messa in pratica”. Per questo si è reso necessario un più incisivo intervento.
Da settembre, infatti, il governo introdurrà regole e sanzioni più dure, che costringeranno professionisti e negozianti a fornirsi del Pos.
Si prevede, in particolare:
- L’introduzione dell’obbligo di possesso del Pos e di accettare transazioni con carta per pagamenti al di sopra di 5 euro: è stata dunque “abbassata la soglia”, fin’ora pari a 30 euro.
- La previsione di un sistema di sgravi fiscali o incentivi se si utilizza maggiormente la carta di credito e/o di debito per i pagamenti. Si tenderà, dunque, a premiare l’esercente, il professionista o l’impresa che ha rispettato la normativa.
- L’esclusione di talune categorie da detti obblighi: è il caso degli avvocati che fatturano al proprio studio e da questo ricevono poi i soldi tramite bonifico.
- La possibilità, per il cliente, di andare via senza pagare se l’esercizio non è provvisto di Pos. In tali casi, infatti, ben si potranno lasciare i propri dati, chiedendo di essere ricontattati non appena sarà possibile pagare con il bancomat.
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