Paolo Savona (Consob) e le criptovalute
Paolo Savona (Consob) e le criptovalute
Ecco le parole del Presidente della Consob, Paolo Savona “Il fiume ormai in piena degli strumenti virtuali si e’ articolato in molti e variegati rivoli: Internet, che non e’ certo la culla delle certezze, attesta che esistono in circolazione dalle quattro alle cinque mila cryptocurrency (nelle forme di stable coin, ma in gran parte floating) che operano piu’ o meno indisturbate; se a esse si applica l’esperienza fatta in poco tempo dalla Consob nell’oscurare in Italia centinaia di siti web che raccoglievano illecitamente risparmio, il quadro che ne risulta appare preoccupante“.
E poi continua affermando che “si deve prendere atto che ci troviamo di fronte a mutamenti rivoluzionari dei mercati monetari e finanziari che vanno affrontati con urgenza, perché non bastano più gli avvertimenti rivolti agli investitori sui rischi che corrono operando in cryptocurrency. Il tempo delle riflessioni è ormai esaurito e si deve passare alle scelte. Gli effetti sulla tutela del risparmio degli strumenti virtuali, come le cryptocurrency, e l’intercambiabilità tra loro e con gli strumenti tradizionali, appaiono rilevanti e richiedono di essere oggetto di un’esatta comprensione per dare seguito urgente a una regolamentazione che colmi le lacune da questa palesate” per evitare “conseguenze negative sulla stabilità micro e macro sistemica del mercato mobiliare e, per questa via, sui risparmi e sulla crescita economica“.
Secondo Savona, “è necessaria l’attivazione in Italia di strutture di consultazione formale tra organi di Governo e autorità indipendenti che imprimano un indirizzo unitario alle scelte in materia, anche in vista della posizione da assumere di fronte alle iniziative europee e internazionali in corso“. Un primo passo, ha spiegato, “sarebbe il recepimento della raccomandazione CERS (Comitato Europeo per il Rischio Sistemico) del 2011 che darebbe vita a una controparte unica nazionale che si dia carico della stabilità macro-prudenziale. La Banca d`Italia manterrebbe un ruolo centrale, giustificato dalla sua partecipazione all`eurosistema intorno a cui ruota la finanza europea, ma verrebbe garantito uno stretto coordinamento tra le tre autorità di vigilanza indipendenti (Consob, Ivass e COvip), con la partecipazione del Mef“.
Inoltre, è necessaria “una vasta campagna d’istruzione specifica, anche più incisiva di quella attuata per migliorare il livello di preparazione finanziaria dei cittadini italiani alla quale ha partecipato la Consob e le principali istituzioni del Paese”. Per agevolare questo processo, ha sottolineato Savona, “vanno creati all’interno delle istituzioni pubbliche gruppi di professionisti specializzati che collaborino tra di loro per raggiungere più rapidamente l’obiettivo di recepire le nuove tecnologie applicate al sistema dei pagamenti e a quello finanziario. L’obiettivo può essere rapidamente raggiunto cooptando i ricercatori di elevato livello presenti nelle Università italiane e attingendo al serbatoio degli italiani operanti all’estero, risorse che attendono di essere mobilitate“.
Giuliano Vendrame
Si Systems Trieste