Regime di favore per gli stranieri: non c’è più il Portogallo
Regime di favore per gli stranieri: non c’è più il Portogallo
È finita la pacchia per i pensionati italiani. Il Portogallo dice addio ai regimi di favore per attirare stranieri. Ma perché? L’obiettivo è frenare la bolla immobiliare (questa è la versione ufficiale). Il primo ministro António Costa ha dichiarato che dal 2024 (senza effetto retroattivo) saranno ritirati i regimi speciali per attirare stranieri, che erano stati introdotti nelle riforme di ripresa a seguito della crisi finanziaria del 2008.
Le agevolazioni fiscali, disponibili per chi diventa residente in Portogallo e vi trascorre più di 183 giorni all’anno, prevedono un’aliquota sostitutiva del 20% per i redditi da lavoro derivanti da attività ad alto valore aggiunto. Un altro regime prevede un’aliquota sostitutiva del 10% sulle pensioni provenienti dall’estero. Un ulteriore regime permette il dimezzamento delle imposte per le attività di impresa.
Originariamente era prevista un’esenzione totale dall’imposta sulle pensioni, ma il Portogallo ha alzato l’aliquota per placare le lamentele dei paesi nordici dell’Ue, come Svezia e Finlandia, che hanno visto un boom di cittadini trasferiti. Anche i cittadini portoghesi che vivono all’estero da almeno cinque anni possono beneficiare delle agevolazioni. Più di 50.000 persone avevano già beneficiato del regime entro il 2020, ha dichiarato il primo ministro. Il governo ha calcolato che l’importo del reddito non tassato a causa delle disposizioni nel 2022 ammontava a 1,5 miliardi di euro.
Attenzione ai furbetti italiani che hanno trasferito la loro residenza in modo fittizio per ottenere l’agevolazione. Come riportato nella relazione sul rendiconto generale dello stato 2022 pubblicata dalla Corte dei Conti il 28 giugno scorso, nel 2020 c’erano 13.454 italiani iscritti all’Aire in Portogallo, di cui 3.341 in possesso di reddito italiano per 132 milioni di euro. L’Agenzia delle entrate aveva effettuato alcuni controlli su questi redditi che avevano dato esito positivo. A tale riguardo erano stati richiesti elementi conoscitivi all’Agenzia delle Entrate relativamente ai soggetti residenti in Portogallo, ma anche a Cipro e in Tunisia.
Giuliano Vendrame
16/10/2023
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