Sequestro saldo conto corrente cointestato: legittimo
Sequestro saldo conto corrente cointestato: legittimo
Nel caso di reato tributario, il saldo attivo di un conto corrente cointestato può essere interamente sequestrato, anche nel caso in cui la maggior parte del denaro presente fosse stato versato, ad esempio, dal coniuge che fosse un lavoratore dipendente.
Questo è quanto ha da poco stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n° 29079/2019, motivando che, sebbene cointestatario, il soggetto indagato per reati tributari ha la possibilità e la disponibilità dell’intera somma presente sul conto.
Detta sentenza non pregiudica la possibilità del cointestatario, la parte non soggetta ad indagine per reati tributari, di dimostrare la spettanza di tutto o parte dell’ammontare eventualmente sequestrato. Impregiudicata anche l’azione di regresso nei confronti dell’indagato
Una possibile soluzione che consenta di evitare tutto ciò è che ogni persona abbia il proprio conto corrente.
Sequestro saldo conto corrente cointestato: le banche ringraziano..!
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