Riforma fiscale IMU – IRPEF – IVA
Riforma fiscale IMU – IRPEF – IVA
Il Governo sta pensando ad una riforma fiscale: Imu, Irpef ed Iva. Non è una novità, se ne parla da un po’ ed è argomento che deve risuonare con lentezza ma inesorabilità affinchè alla fine venga accettato come evento “inevitabile”.
Avevamo già affronato più volte l’argomento IMU e la tassazione sulla prima casa. Probabilmente già in luglio dovremmo vedere la realizzazione. Tutti gli addetti esprimeranno vantaggi e svantaggi ma temo che sia già tutto deciso, manca solo il quando ufficializzare. Sarà tirata in ballo l’Europa (che ce lo chiede…), il bene della nazione e così via. La riforma fiscale di cui si parla dovrà essere all’altezza per consentire la rinascita ed avere accesso alle risorse europee. Ci diranno che se si vuole ridurre l’IRPEF si dovranno alzare l’IVA ed introdurre/modificare l’IMU. E noi accetteremo passivamente il tutto. Sono convinto che ci sarà l’aumento dell’IVA e dell’IMU. Non sono sicuro che l’IRPEF diminuirà realmente. Temo che possa essere uno specchietto per le allodole. Nominalmente ci potrebbe anche essere una diminuzione dell’IRPEF. Ma è la solita storia della coperta corta. Tiri di qui e scopri di là.
Mi chiedo: se pagheremo meno tasse (IRPEF) ci dovrebbero resterare intasca più soldi, giusto? Però se aumentano l’IVA spenderemo di più per acquistare ciò che stiamo già acquistando ora. Sbaglio? Ma non è che alla fine dei conti, in tasca ci resteranno ancor meno soldi di ora?
Ma… ci sarà l’IMU in più. Siamo sicuri che abbiamo capito bene cosa accadrà? Ci diranno che la Commissione europea ritiene (perchè è vero che lo dice, ma è una buona scusa per scaricare colpe e responsabilità) che la nostra Imu e la nostra Iva siano “sottoutilizzate”. Secondo l’Unione Europea il nostro paese necessità di “riforme strutturali che aiuteranno il reperimento di risorse per le priorità delle politiche pubbliche e contribuiranno alla sostenibilità di lungo termine delle pubbliche finanze, anche con il rafforzamento di copertura, adeguatezza e sostenibilità del sistema universale di protezione sociale e sanitaria.” L’Europa ritiene che le due tasse che potrebbe creare meno danni per la crescita sono l’Iva e l’Imu. In modo simile si è espressa anche la Corte dei Conti (che strano) la scorsa settimana.
La proposta che arriva, quindi, è allo stesso tempo semplice e banale. Le conseguenze, però, sarebbero molto complesse, almeno per le tasche dei contribuenti. Allo stato attuale ci sono quattro aliquote IVA (alimentari, bevande e prodotti agricoli: 4%; alcuni alimenti: 5%; fornitura elettrica e gas per usi domestici, medicinali, ed interventi del patrimonio edilizio: 10%; aliquota ordinaria: 22%.) Secondo la Corte dei Conti, una una possibilità sarebbe quella di accorpare l’aliquota del 4% con quella del 10% in una nuova che potrebbe essere al 7,5%. Il passo successivo sarebbe quello di aumentare l’aliquota del 22%, portandola al 23%.
Giuliano Vendrame
Si Systems Trieste
PER CONTATTI compilate l’apposito form
Seguici su Facebook
Tags: IMU, irpef, IVA, riforma fiscale